Carlo Zinelli

Due uomini neri con cerchi bianchi. III

tempera nera su carta
25 x 35 cm
1964

     Cavallo giallo con zampe viola e crocifisso nero

                                     tempera su carta
                                         70 x 50 cm
                                             1966


Opera esposta alla Mostra "Eretici. Arte e vita", Museo Mart di  Rovereto, da un'idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Denis Isaia. 

Da domenica 20 novembre 2022 | a domenica 19  febbraio 2023

 

Non disponibile

 

    Grande alpino giallo con croce e cavallo stellato blu

 tempera su carta

50 x 70 cm

1966

     Opera esposta alle mostre

"Eretici. Arte e vita", Museo Mart di Rovereto, da un'idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Denis Isaia, dal 20 novembre 2022 | al 19 febbraio 2023;

"Marginalia. Le forme della libertà", Musei Civici – Castello Visconteo di Pavia, a cura di Valerio Dehò, dal 19 Novembre 2021 | al 13 Marzo 2022.

 

                    Non disponibile

Barca con lungo albero e uccelli

tempera su carta
70 x 50 cm
1965

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Due uomini neri con cerchi bianchi

tempera nera su carta
35 x 25 cm
23/11/1964

 

Non disponibile

Grande merlo su albero e uomo disteso viola

tempera su carta
70 x 50 cm
1964

Non disponibile

Grande cavallo stellato, cavallo e gallina con scritte 

tempera nera su carta
71 x 55 cm
1966

 

Non disponibile

Grande cavallo con pelo lungo e croce gialli

tempera gialla e grafite su carta
70 x 50 cm
1967

 

 Opera esposta alla Mostra "Eretici. Arte e vita", Museo Mart di Rovereto, da un'idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Denis Isaia. 

Da domenica 20 novembre 2022 | a domenica 19 febbraio 2023

Alpino a cavallo e omino su scala bruna

tempera su carta
70 x 50 cm
1966

 

Opera esposta alla Mostra "Eretici. Arte e vita", Museo Mart di  Rovereto, da un'idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Denis Isaia. 

Da domenica 20 novembre 2022 | a domenica 19 febbraio 2023

                                                       

 

                                   Non disponibile

 

Carlo Zinelli nasce nella provincia di Verona e con la famiglia si sposta in città nel 1934. Attorno ai diciotto anni comincia ad appassionarsi alla musica, passione che lo accompagnerà tutta la vita, spesso presente nei suoi deliri oratori, composti ritmicamente.

Nel 1936 termina il servizio militare, nel 1938 si arruola nel battaglione Trento e nel 1939 si imbarca a Napoli per partecipare, come volontario, alla Guerra Civile Spagnola.

La sua personalità schizofrenica si rivela proprio in questi anni, viene quindi rilevato dal servizio dopo soli due mesi con licenza straordinaria e rimane convalescente fino al 16 maggio 1941. Rinchiuso presso il Manicomio di S. Giacomo alla Tomba nel 1947, subisce dieci duri anni di isolamento pressoché totale. La vita di Carlo Zinelli subisce allora una prodigiosa svolta verso la fine degli anni Cinquanta, quando lui e altri venti pazienti vengono ammessi all'atelier di pittura creato dallo scultore irlandese Michael Noble e dall'italiano Pino Castagna, dallo psichiatra Mario Marini e dal direttore di allora Cherubino Trabucchi. In questo atelier, i pazienti sono incoraggiati a dipingere o scolpire liberamente.

Completamente assorbito dal suo nuovo lavoro e pieno di entusiasmo, Carlo Zinelli disegna e colora per otto ore al giorno. Questa cura ergoterapica pare avere degli ottimi benefici sul suo stato generale e valutazioni cliniche confermano il suo migliorato comportamento. Nel 1963 l'artista sarà l'unico italiano a vedere esposte le sue opere nella Mostra dal titolo Insania Pingens organizzata a Berna in Svizzera, dove attira l'attenzione di storici dell'arte vicini a Jean Dubuffet, fondatore e scopritore dell'Art Brut.

Nel 1969, l'ospedale psichiatrico trasloca in una nuova sede in periferia a Marzana. Disorientato dalla novità, Zinelli diminuisce drasticamente la sua attività pittorica e la morte lo porta via nel gennaio del 1974.

Il suo enorme contributo artistico comprende quasi 2.000 dipinti ed alcune sculture. I dipinti sono quasi tutti realizzati su fogli bianchi, essenzialmente negli anni che vanno dal 1962 al 1968. Lavori basati sull'uso di colori puri con soggetti che raccontano la storia della sua infanzia nel paese, numerose figure accalcate per coprire lo sfondo intero in uno stile orrorifico. Le sue figure umane sono forme solide ritratte sempre di profilo, spesso con grandi buchi a rappresentare gli occhi.

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