St Wolfgang – Il Borgo sul Lago Austriaco

St Wolfgang - Cento Storico e Stadtpfarrkirche

Lasciata Hallstatt ci dirigiamo verso un altro vicino lago, spostato leggermente a nord ovest. Si tratta del lago Wolfgangsee, sul quale si trova il bel paese di St Wolfgang.

St Wolfgang - Cento Storico e Stadtpfarrkirche

Dove si trova St Wolfgang ^

Stiamo percorrendo la strada che ci porterà fino a Salisburgo, dove pernotteremo. In circa 40 minuti di auto raggiungiamo la destinazione. Ci troviamo ancora nella regione dell’Austria Superiore e sempre all’interno del Salzkammergut, l’area naturale dell’Austria che conta oltre 70 laghi avvolti dalle montagne. Il paesaggio è piuttosto bello ad ogni curva e spesso ci chiediamo se quello che vediamo è un nuovo lago o uno di quelli che abbiamo appena visitato.

Il Salzkammergut è anche l’area dell’Austria più folcloristica dell’intera nazione, dove le tradizioni vengono seguite e conservate maggiormente. Lo si può vedere anche dai piccoli negozi sparsi per i centri storici delle cittadine che si affacciano sui laghi.

St. Wolfgang (Sankt Wolfgang) è una delle città più conosciute di tutta la zona, ma per gli standard italiani si potrebbe categorizzare come borgo, sia per le dimensioni che per la bellezza. Questo paese si trova sulla sponda nord del lago.

Come in ogni città di lago è complicato trovare parcheggio nel centro storico, ma subito prima di accedervi sono presenti numerosi parcheggi in grandi spiazzi gestiti direttamente da privati. Dopo aver pagato qualche euro per la permanenza giornaliera scendiamo da uno degli accessi secondari e arriviamo direttamente sulla sponda del lago.

Wolfgangsee – Lago Wolfgang ^

Molo e lago - Vacanza in Austria

Il Wolfgangsee, o lago Wolfgang era inizialmente conosciuto come Abersee ed era una proprietà del monastero di Mondsee. Solo il crescente pellegrinaggio devoto a Sankt Wolfgang trasformò lentamente il nome di questo lago in Wolfgangsee (da Sankt Wolfgangsee, ovvero lago di San Wolfgang). Il nuovo nome divenne ufficiale, affiancato al primo, da quando questa zona fu annessa al regno d’Austria nel 1506: da quel momento in ogni documento ufficiale e sulle mappe i due nomi apparvero affiancati.

Il lago occupa una dimensione totale di poco superiore ai 12 chilometri quadrati e ha una lunghezza di circa 12 chilometri con una profondità massima di circa 114 metri. Dal 1873 sono in funzione dei traghetti giornalieri che collegano i tre paesi che si affacciano sul lago: St. Wolfgang, Strobl e St. Gilgen.

Sul Wolfgangsee si affaccia il promontorio del Postalm, il secondo altopiano più grande d’Europa che, durante la stagione invernale, diventa una delle destinazione sciistiche più conosciute di tutta la nazione austriaca, mentre durante le stagioni più calde viene utilizzato come terreno da pascolo per gli animali oltre che essere una zona perfetta per escursioni in mezzo alla natura.

La leggenda del lago ^

Sulle alture del lago passa anche uno dei sentieri dei pellegrini più antico d’Europa, che conduce fino alla vetta del Falkenstein (772 metri di altitudine), originariamente considerato un luogo magico per il culto celtico. Nel vicino monastero benedettino di Mondsee, nel 976, arrivò il vescovo Wolfgang, che trascorse qui diverso tempo. Secondo la leggenda, trovò qui un frate che lottava contro la sete, così Wolfgang diede dei colpi sulla roccia con un bastone, facendo sgorgare il corso d’acqua che ancora oggi alimenta il lago di Wolfgang e che risulta essere un portento per le cura alle malattie degli occhi.

Il monte Falknstein è famoso anche per il “Falknstein wall“, ovvero la parete della montagna che si getta nel lago, nel suo punto più profondo di 114 metri. Questa parete venne utilizzata nel 2006 e nel 2008 per il “red bull cliff diving“, la manifestazione che negli ultimi anni sta girando l’Europa. La sede del quartiere generale di Red Bull è a pochi chilometri da questo luogo.

Breve Storia di St Wolfgang ^

Salzkammergut - Regione dei Laghi Austriaci - Alta Austria

La leggenda sulla città di St Wolfgang ^

Il centro storico di Sankt Wolfgang pare che si sia sviluppato attorno alla cappella costruita dal vescovo Wolfgang. Wolfgang, morto nel 994, era vescovo di Ragensburg e insegnante dell’imperatore Enrico II. Passò qualche anno da eremita sul vicino monte Falkenstein, fino a quando, secondo la leggenda, il diavolo non volle disturbarlo e decise di ucciderlo facendogli franare addosso alcune rocce nel tentativo di schiacciarlo. Wolfgang non si perse d’animo e impose le sue mani sulle rocce nel tentativo di fermarle: ancora oggi sarebbero visibili i segni dei suoi palmi sulla montagna. Successivamente Wolfgang decise di costruire la sua chiesa (una piccola cappella). Per scegliere la posizione in cui costruirla avrebbe tirato la sua accetta e dove questa fosse caduta sarebbe sorta la sua chiesa.

Ancora una volta intervenne il diavolo, che si offrì di aiutarlo nella costruzione a patto di poter avere l’anima della prima creatura che sarebbe entrata nella chiesa. Wolfgang accettò, ma una volta terminata la costruzione fece entrare per primo un lupo. Questo fece impazzire il diavolo che su tutte le furie volò attraverso il soffitto.

Il lascito del vescovo Wolfgang: la città ^

Wolfgang lasciò la cappella da lui costruita e la piccola chiesa che presto divennero un santuario meta di molti pellegrini. Il paese di St Wolfgang divenne una delle prime mete di pellegrinaggio, insieme a Roma e Santiago de Compostela. Il flusso di pellegrini crebbe sempre di più, fino a raggiungere quota 70.000 pellegrini l’anno.

Un evento disastroso interruppe però questo pellegrinaggio: nel 1429 un grande incendio distrusse l’intero villaggio, ma appena un anno dopo l’imperatore Sigismondo diede i diritti per svolgere un mercato alla città, migliorando la situazione economica, tanto che si ricostruì una chiesa (in stile gotico) che dal 1481 ospita il grande altare alato di Michael Pacher.

Dopo un periodo di crisi, St Wolfgang cominciò di nuovo a riemergere grazie alla scoperta delle miniere di sale nella zona, che permise al paese di riprendere respiro. Un’ulteriore sterzata all’intera zona fu data dall’imperatore Francesco Giuseppe che, nel XIX secolo, scelse un vicino paese (Bad Ischl) come sua residenza estiva. Questo portò un forte turismo a tutta l’area, soprattutto durante i mesi più caldi. Da quel momento il turismo diventò fondamentale per l’economia del paese, che riuscì a emergere sempre di più grazie alla linea ferroviaria e all’inserimento di traghetti motorizzati sul lago (1873). Qui ebbe sede anche la prima centrale elettrica dell’Austria Superiore.

Tra le due guerre mondiali St Wolfgang divenne un rifugio per molti artisti e politici, ospitando nel 1937 anche il duca di Windsor per bene due mesi.

Cosa Vedere a St Wolfgang ^

Una volta lasciata l’automobile nel parcheggio presente sulla strada principale che conduce fino al centro storico, scendiamo il breve sentiero sterrato e arriviamo fino al lago.

Le passerelle sul lungolago ^

Vedendo i primi scorci del lago capiamo all’istante che si tratta di un bel paese dove gli austriaci vengono per rilassarsi. Tutto intorno a noi, girandoci a 360 gradi, vediamo le montagne che circondano il Wolfgangsee, mentre il lungolago, fino al centro storico, è ricco di passerelle che congiungono i tanti capanni in legno che si affacciano direttamente sul lago. Questi, più che i capanni che sono abituato a vedere nella riviera romagnola, mi sembrano case di lusso. Sviluppati su più piani e con tre lati nell’acqua mi evocano subito l’atmosfera delle tranquille serate estive, a mangiare in un terrazzetto vista lago con gli amici.

Nella prima parte delle passerelle si trova uno spazio piuttosto profondo che si allunga sul lago, sul quale è stata installata anche una panchina. Da qui, qualche temerario si appoggia per fare il bagno nelle fredde acque che ci circondano. Noi ci sediamo a godere del poco sole che di tanto in tanto si affaccia tra le nuvole. Guardando alla nostra destra possiamo ammirare l’intero centro storico come un insieme confusionario di tetti da cui spunta il campanile della Pfarrkirche.

Il rumore del lago è rotto soltanto da qualche bracciata. Ci giriamo per capire da dove viene e vediamo qualche signore che, direttamente da dentro uno dei capanni, inizia la sua nuotata nel lago. Dev’essere proprio una bella esperienza.

Alle nostre spalle un piccolo cancello permette di accedere a un parco. Dopo una brevissima camminata troviamo un portone di legno attraverso il quale possiamo vedere il giardino al di là della soglia. Apriamo anche questo portone e ci troviamo in un’area verde direttamente sul lago. Il parco è deserto ed è allestito solamente con un’altalena solitaria senza nessuno che la muova.

Ripartiamo in direzione del centro storico e passiamo proprio al fianco dei tanti capanni che si affacciano sull’acqua. Spesso sono separati da pochi centimetri l’uno dall’altro e anche questi spazi di divisione vengono utilizzati, magari per riporre oggetti come tavole da surf.

I vicoli del centro storico e i porticcioli ^

I vicoli che ci portano fino al centro storico sono un crescendo di negozi rivolti ai turisti, vera anima del paese. Anche i piccoli porticcioli presenti nel centro storico sono stati ricreati con delle passerelle in legno, che creano continuità con quelle all’ingresso del paese.

Markt è la via principale del centro storico, quella dove si concentra il maggior numero di botteghe che vende prodotti tipici, tra cui una che vende saponi e saponette dai profumi incredibili. Questa via arriva fino alla piccola piazza sul lago, dove un bar dispone di tavolini in un riservato giardino vista lago, mentre i lati rimanenti della piazza sono presi da alberghi e altri esercizi commerciali.

Le vie del centro sono spesso colorate dai palazzi con i muri affrescati, o contornati dal verde quasi selvaggio che nasce al di là dei cancelli delle case.

La Pfarrkirche di St Wolfgang o chiesa del Pellegrino ^

La parte più bella e particolare del centro storico di St Wolfgang è senz’altro quella adiacente la chiesa. Appena arrivati la prima cosa che notiamo è la sagrestia: una piazzetta sgombra chiusa sul lato del lago da un muro in cui si aprono diversi portici. Da qui la vista sul Wolfgangsee è estremamente suggestiva.

La cappella originale di Sankt Wolfgang venne sostituita nel XV secolo da una chiesa di dimensioni maggiori, che potesse ospitare i pellegrini che giungevano in visita. Nello stesso secolo l’abate di Mondsee commissionò all’allora famoso artista Michael Pacher l’altare per il santuario.

La Pfarrkirche, conosciuta anche come chiesa del Pellegrino, venne costruita in 3 fasi: la parte gotica risale al XV secolo, successivamente all’incendio che distrusse il paese. Vennero in seguito fatte le aggiunte barocche e infine la cappella di Wolfgang che venne costruita all’inizio del XVIII secolo, così come il campanile.

L’altare di Michael Pacher ^

All’interno della chiesa, la cui struttura è atipica per un edificio di questo genere, si trovano diversi pezzi piuttosto particolari: il doppio altare di Thomas Schwanthaler, che ritrae la sacra famiglia in viaggio verso Gerusalemme, avrebbe dovuto sostituire l’altare alato di Michael Pacher, in stile tardogotico e la cui costruzione richiese 10 anni di lavoro. Trovatosi davanti a questo capolavoro, però, Schwanthaler non se la sentì di sostituirlo, così sistemò la sua opera al centro della chiesa, protetto da un cancello in ferro battuto che indica anche la posizione originaria della cappella di San Wolfgang, ora trasferita su di un altro della chiesa.

L‘altare di Pacher è ancora visibile all’interno della bella chiesa ed è considerato la migliore opera dell’età tardogotica. Si tratta di una struttura suddivisa in 4 pannelli (visibili solo quando chiusi durante i giorni feriali), che ritraggono la vita di St. Wolfgang, a cui la chiesa è stata dedicata. La domenica, invece, i pannelli vengono aperti rivelando otto scene di vita di Cristo. I pezzi centrali, quelli dorati, raffigurano l’incoronazione di Maria accanto a Gesù, San Benedetto e St. Wolfgang.

La fontana del pellegrino ^

Uscendo dalla chiesa percorriamo il sentiero sul lungolago che ci porta fino alla fontana del pellegrino. Anche questo passaggio ha su di un lato il muro rotto dalle finestre arrotondate che creano uno spettacolo suggestivo su tutto il lago.

La fontana del pellegrino, presente all’esterno della chiesa, venne aggiunta nel 1515 ed è ancora oggi visibile. Si tratta di una fontana con una duplice funzione: assicurare acqua di pozzo alle case circostanti la chiesa, ma anche dissetare i pellegrini che arrivavano in città.

Case Affrescate di Sankt Wolfgang ^

Tra le tante case riccamente decorate da affreschi di St Wolfgang se ne trovano alcune veramente curate. Per esempio quella dove risiede il Benediktiner Seifenmanufaktur, un piccolo negozio di saponi e saponette. Notiamo questo negozio dai prodotti esposti esternamente, che non ci sembrano le solite trappole per turisti. Avvicinandoci cominciamo ad annusare questi saponi che hanno odori inusuali piuttosto particolari: tra i più buoni un sapone studiato appositamente per gli uomini. In questo negozio si può senz’altro trovare un buon souvenir da portarsi a casa.

Sempre sulla via Markt troviamo un altro edificio sempre affrescato. Questa volta si tratta di una casa, con decorazioni alle finestre e, più sbiadite, vicine agli spigoli della facciata. Al centro della facciata si trova un affresco che ritrae Maria con Gesù bambino in braccio. Le decorazioni della casa sono un po’ segnate dagli agenti atmosferici, ma comunque di grande effetto.

Rathaus – il Municipio ^

Proseguiamo la nostra passeggiata sulla via dello shopping cittadino e in un edificio quasi anonimo, dalla facciata chiara e decorato con alcuni fiori rossi alle finestre, siamo al Rathaus: il municipio cittadino. Il palazzo è completamente immerso nel centro storico e sulla sua facciata si trova anche la cassetta della posta dalla quale partono quotidianamente diverse decine di cartoline.

Il centro storico è estremamente curato e in ordine. Un po’ come nel resto dell’Austria è difficile trovare cartacce a terra o scritte sui muri: probabilmente ciò non è dovuto solo a un’attenta amministrazione comunale, ma anche ad un maggiore senso civico inculcato anche nelle nuove generazioni.

Albergo Weisses Rossl: Al Cavallino Bianco di Ralph Benatzky ^

Albergo Weisses Rossl - Al cavallino bianco

L’8 Novembre del 1930 fu una data fatidica per il turismo di Wolfgangsee. In questo giorno l’operetta di Ralph Benatzky “Al Cavallino Bianco” debutta per la prima volta a Berlino, diventando un successo mondiale e segnando tappe in tutte le più importanti città del mondo. Essendo nata in questo piccolo paese, esplose il turismo delle persone che andavano alla ricerca delle origini di quest’operetta che stava facendo il giro del globo.

Il cavallino bianco nacque nell’albergo “Weisses Rossl”, che ci ritroviamo davanti dopo aver svoltato una curva del centro storico. Non è possibile ignorarlo, perché la sua grandissima facciata rossa attira l’attenzione anche delle persone più distratte.

Ritorno sul lungolago ^

Abbiamo visitato tutto il centro storico di St Wolfgang. Si tratta di un paese piuttosto raccolto, quindi non richiede più di un paio d’ore per una sua visita completa. Inizia a calare la luce del giorno, e dopo la giornata spesa sui due laghi abbiamo in programma solo di arrivare a Salisburgo, dove pernotteremo (leggi la guida di Salisburgo). Lungo la breve strada che ci separa (50 chilometri), però, potrebbe capitarci di fare una tappa imprevista…….

Intanto torniamo verso il parcheggio in cui abbiamo lasciato l’automobile. Volendo evitare la strada aperta al traffico, ripercorriamo il sentiero che corre sul lungolago adiacente alle baracche e che ci consente un ultimo sguardo sul Wolfgangsee.

Leggi anche il diario di viaggio del tour completo alla scoperta dell’Austria.

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St Wolfgang - Il Borgo sul Lago AustriacoPer visitare St Wolfgang sono sufficienti un paio d'ore, ma si rimarrà affascinati dalle leggende che avvolgono il Wolfgangsee e l'intero paese. Le facciate delle case riccamente decorata e i tesori all'interno della Pfarrkirche sono imperdibili!https://www.lorenzotaccioli.it/st-wolfgang-borgo-sul-lago-austria/
Lorenzo Taccioli